5 domande per conoscerlo meglio...
1. Andrea, quando e come è nata la tua passione per la musica e la batteria?
La passione per la musica in generale nasce da abitudini ed ambienti legati al ballo, alle feste di paese... da piccolo, i miei genitori frequentavano le sale e spesso, nonostante la mia giovane età, ascoltavo per ore la musica,osservando lo svolgimento dell'intero spettacolo, in particolare della batteria, la quale mi attraeva molto!
2. Quali sono i principali progetti musicali ai quali hai partecipato o partecipi tutt'ora?
I progetti a cui ho preso parte e con i quali ho svolto negli anni tour in Italia ed Europa, spaziano dal metal alla classica, passando per la musica elettronica ed alternativa. Ne cito alcuni: Infernal Poetry, Ephel Duath, Dope Stars Inc. Amore. Da circa vent'anni, insegno batteria e percussioni presso la mia sede nel maceratese. Inoltre, sono responsabile per la classe di batteria, presso l'Istituto "N.Vaccaj" di Tolentino. Realtà presente da ormai quarant'anni.
3. Come è cambiato secondo la tua percezione il mondo della musica e il modo di fare musica negli ultimi 10 anni?
Oggi, gli strumenti elettronici e l'home recording hanno preso il sopravvento, a discapito della vera musica live, proposta da locali e club "idonei" a questo tipo di eventi. A livello musicale, nelle mie zone, l'unico modo per fare musica di qualità, riguarda la parte acustica. Trio quartetto o duo, in versione soft, per eventi di vario genere, su teatri, bar, aperitivo-concerto ecc...
4. Dedicarsi seriamente a uno strumento porta inevitabilmente a delle rinunce: cosa hai dovuto mettere da parte o in secondo piano nella tua vita? Lo rifaresti?
La salita è lunga ed infinita... Ma è il modo per mantenersi sempre allenati ed avere fame e sete ogni giorno!Ho iniziato, a quindici anni, come carpentiere edile... Lavorando anche in fabbrica e presso un forno del mio paese, lasciando gli studi per poi riprenderli a diciannove anni...Dopo una vita di sacrifici, concerti in Italia ed all'estero, scuole serali, dieci lunghi anni di conservatorio e vari lavori, tra sofferenze, sconfitte, rivincite ecc... credo di aver conquistato qualcosa che attualmente, mi permette di essere libero e svolgere un mestiere particolare, a volte invidiato, altre sottovalutato...Ora, con gli anni e la mia modesta esperienza, ho capito che serenità e libertà, sono gli unici obiettivi da raggiungere.
5. Che consigli daresti a un giovane che decidesse di approcciarsi allo studio di uno strumento?
Sin da adolescenti, credo sia fondamentale appassionarsi a qualcosa che sia sport, arte, scienza o altro, in modo da trasformare qualsiasi hobby, in un futuro lavoro.Studiate, leggete ed informatevi su tutto, perché consapevolezza e lucidità, sono e saranno gli elementi più importanti per esseri liberi e creare qualcosa di concreto.